“Vita da Carlo”: il coraggio di mostrarsi

Perché “Vita da Carlo” funziona così tanto? Perché Carlo Verdone mette in scena se stesso. Finalmente Carlo Verdone, nell’immaginario comune, è, da sempre, quello dei personaggi assurdi e allegorici al contempo, delle sfumature socio-esistenziali di Un sacco bello, delle macchiette tragicomiche di Bianco, rosso e Verdone, dei vari “cargo battente bandiera liberiana” e delle partite…

“Baby”, la brutta serie bella

Baby è finita. Sì, la serie di Netflix ispirata liberamente alla vicenda delle baby prostitute dei Parioli di Roma si è conclusa con la sua terza stagione. E per fortuna. Per fortuna, sì. Perché è stata una serie sostanzialmente brutta, piena di buchi in una trama che pareva inconsistente, tra i dialoghi sussurrati degli adulti…

Perché “Favolacce” è un film sopravvalutato

La mia non è una recensione né un’opinione nel senso stretto: è la sensazione che a me, spettatrice comune, è rimasta dopo la visione di questo film. “Vedi Favolacce”, mi diceva un amico, “Vedi Favolacce”, mi ha detto mia madre di recente, “Vedi Favolacce”, mi ha suggerito, implicitamente, anche Amazon Prime Video. Così, mi sono…

“Naso di cane”: un romanzo dimenticato

Naso di cane è un romanzo dimenticato. Scritto e pubblicato da Attilio Velardi (ben più noto per La mazzetta) nel 1982, è una sorta di instant book, come si dice spesso nel gergo letterario. Si tratta, infatti, di un libro che descrive esattamente che cosa fosse Napoli agli inizi degli anni 80. Ancora prima, quindi,…