
Atmosfere che rimandano a una certa new wave, un cantare profondo e oscuro, ma grintoso al contempo. Nebbia è questo e altro…e ce lo racconta in questa intervista
Ciao, Matteo! Partiamo dall’inizio: da dove arriva la tua voglia di fare musica?
Da tempi così lontani che quasi non ricordo neanch’io! Ho cominciato a suonare quando avevo 6 anni e ho sempre continuato. Ricordo ancora la prima volta che mi sono messo davanti a un pianoforte!
Il tuo EP, Altrove, ha sonorità elettroniche, su cui c’è il tuo cantato in italiano. Ti va di raccontarne la genesi?
Ho sempre suonato strumenti “in legno”, piano, violino. Ho deciso solo poco tempo fa che volevo cambiare e ho cominciato ad andare verso sonorità che ho sempre ascoltato, ma che non ho mai suonato. Ed eccomi qui a cimentarmi con synth e drum machine!

Secondo te, come sta l’elettronica italiana, in salute?
Mah non saprei, non ne ascolto moltissima, in effetti…
Quali sono i tuoi artisti musicali preferiti?
Direi troppi per elencarli tutti, ma credo che sia una cosa condivisa con chi ama tanto la musica. Per citarne solo alcuni, Battiato e Johnny Cash; Depeche Mode e Jeff Buckley; Bob Dylan e Nick Cave. Insomma tanta musica di tanti generi diversi.
Link per conoscere meglio Nebbia
Instagram: https://www.instagram.com/nebbiamusicale
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5llqkYFGsxjY8Csa4gyhw2?si=K_mbdxcSQNqg7vPTXdCRig