
Ama scrivere, ma anche i cantautori italiani e la sua Napoli. Francesco Esposito si racconta in questa intervista
Ciao, Francesco! Tu confessi di aver cercato un nome d’arte per te, ma non hai trovato nulla che potesse davvero descriverti. Ok, allora, puoi fare una cosa: descriviti in questa prima domanda. Hai carta bianca.
Sono uno che fa un sacco di cose; poco tempo fa mi sono accorto che sono tutte con la lettera esse: innanzitutto scrivo. Scrivo canzoni, scrivo articoli (per diverse testate), scrivo post-it. I post-it li scrivo quando studio (un’altra cosa con la S), Legge a Napoli. Direi che studio quasi nel tempo libero. Poi suono, o forse meglio dire che strimpello la chitarra. Sin da quando ero piccolo. E stono, sì, mi ritengo abbastanza stonato. Vorrei dire anche che sogno molto, ma non voglio cadere nel banale.
Tu nasci come autore, perché ami scrivere, poi incontri Luca D’Agostino, in arte Scirocco, e insieme trasformate in canzoni ciò che hai scritto, con brani come, ad esempio, Bonsai o Se non spicco il volo. Com’è nata l’idea di voler mettere in musica le tue parole?
Mi ritengo principalmente un autore ma non ho mai pensato di scrivere poesie o racconti. Ho sempre guardato con interesse al cantautorato. Luca lo conoscevo da prima. Durante il lockdown, quando ho deciso di voler fare un passo in avanti, gli ho scritto. E lui ha accettato di curare le produzioni del mio progetto. Mi ha anche iniziato al mondo della produzione digitale. Io nemmeno lo conoscevo, due anni fa.

Tu sei napoletano e Napoli è una città dalla forte connessione con la musica: qual è il tuo legame con Napoli, a livello musicale ma anche umano?
Io mi sento molto legato alla mia città. Profondamente. Tantissimi, tra i miei coetanei, sentono il desiderio di andare via, in cerca di altre opportunità. Io sono curioso, la farei un’esperienza fuori. Però non immagino il mio futuro lontano da qui, dai ritmi della provincia e dai profumi di Napoli. Non credo sia solo romanticismo. È che la Terra Mia, come diceva uno che della musica ha fatto la storia, io la vedo “piena di libertà”.
Quali sono i tuoi artisti musicali preferiti, italiani e stranieri?
Non mi piace mettermi lì a fare l’elenco. Non ci riesco proprio. Sicuramente ascolto tanta musica, anche diversa. Ma poi alla fine vado sempre a finire lì, al cantautorato. Soprattutto italiano. È quello che ascolto con più piacere. Ultimamente, soprattutto se è vintage.
Link per conoscere meglio Francesco Esposito
Instagram: https://www.instagram.com/francescoesposit/
Spotify: https://open.spotify.com/artist/3u53sp09rNZ2YrzOKiLgPD?si=-_s4m__wSzKkMNBicEVmQA