Un puzzle di sonorità: intervista ai Lola & The Workaholics

Band poliedrica, formatasi in Toscana e ricca di sorprese sonore. E si racconta in questa bella e ricca intervista!

Ciao! Volevo partire da due domande in una: come è nata la vostra band e perché “workaholic” nel vostro nome?

La band nasce nel 2016 dalla voglia di Giancarlo Di Vanni (Produttore), Rolando Calabrò (Basso) e Aurora Cosimi Loffredo aka Lola (Voce) di creare un gruppo dub elettronico. Dopo un paio di anni di sperimentazione con musicisti vari, nel Settembre 2018 si uniscono al gruppo: Stefano Steve Lunardi (Violino), Federico Silvi (Chitarre). L’apporto di violino e chitarre non propriamente dub-reggae hanno dato un’impronta unica al progetto. Da qui dopo poco meno di un anno la band produce e distribuisce il primo album Romance, accolto con clamore dalla critica.

La voce di Lola, ipnotica e sensuale allo stesso tempo ha dato un’impronta ben precisa al progetto. Le effusioni dub, insieme all’elettronica e il calore del violino creano un blend di suoni, effetti e voce unici. La matrice del nome è ironica, è un gioco di parole tra l’amare il proprio lavoro di musicista fino a esserne malati e non poterne più fare a meno.

Con il vostro album d’esordio Romance e poi con Puzzle di me, si notano tante sfumature sonore: folk, raggae, jazz, ma anche atmosfere che rimandano alla musica francese di Edith Piaf e alla scena alternativa italiani di metà anni 90. Come nascono, quindi, le vostre canzoni? La domanda è un po’ aperta e potete dar libero “sfogo” ad aneddoti e tutto quello che vi va di aggiungere.

La cosa che ci piace di più è il fatto di essere poco etichettabili ad un genere ben preciso, ricordiamo con piacere una recensione di Romance che si focalizzava sulla incollocabilità del progetto. Tutti noi veniamo da diversi mondi sonori: Reggae, Dub, Rock, Classico, Pop, Folk, ecc… cerchiamo sempre ti attingere dai nostri bagagli artistici. I brani nascono spesso da improvvisazioni in sala prove, dove cerchiamo di mescolare la matrice elettronica, beats, con i ns musicisti; subito dopo, Aurora traccia una linea melodica che trasforma in testi. Il filo conduttore è l’intero del puzzle, l’unità in questione, che è la nostra band con tutto il percorso fatto fino ad ora. Ogni traccia è una cornice indelebile di ogni lavoro svolto, di ogni periodo passato. E’ un’istantanea della musica svolta insieme ed è sempre emozionante vedere crescere qualcosa.

In Puzzle di me c’è Ian, brano dedicato a Ian Curtis dei Joy Division (per cui, vi ringrazio di cuore), ma, soprattutto, una cover della indimenticabile Elettrochoc dei Matia Bazar. Come mai questa cover? Allora ne approfitto: che ne pensate dei Matia Bazar di quegli anni lì (la loro fase “elettronica”)?

I Matia sono stati un riferimento musicale per molti, insieme a molti altri artisti di quel periodo. Probabilmente, oggi sono più apprezzati artisticamente rispetto al loro momento di maggior successo. Elettrochoc è una delle nostre canzoni del cuore, e quindi un omaggio ad Antonella Ruggiero, una delle nostre cantanti preferite. E’ innanzitutto una sfida perché non è facile da cantare, ed è una denuncia a tutto quel mondo della psichiatria che ancora oggi seppur in maniera minore commette abusi su individui fragili. Ci piace citare la frase celebre di Basaglia “Da vicino nessuno è normale”.

Quali sono i vostri artisti musicali preferiti?

Beh, sono molti di vario genere proprio per quanto scritto prima. Sarebbe una lista molto lunga e non vorremmo tralasciare nessuno. Potremmo citare voci o band a cui siamo stati accostati. Come tipologia di band, sia come produzione che live: Fat Freddy’s Drop. Come voci, Aurora è talmente trasversale, che spesso dopo i live persone ci rivedono (o risentono) Antonella Ruggero, Giuni Russo, Nina Hagen ecc.. speriamo che dopo questi anni di costrizione ci sia un bel periodo dove tutti gli artisti nel senso lato del termine, possano avere spazi liberi per esibirsi. Crediamo fortemente che ce ne sia bisogno per dare un segnale di “normalità” a tutto.

Link per conoscere meglio i Lola & The Workaholics

Facebook: https://www.facebook.com/Lolandtheworkaholics

Instagram: https://www.instagram.com/lolaworkaholics

Spotify: https://open.spotify.com/artist/02ZujeuEjjZSsfENjUM9xp?si=noFdNIfoQuaAaK_7y7pJiQ

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