
Comunicare e condividere emozioni, anche con la musica, per lui è tutto. E ce lo racconta in questa intervista: ecco Francesco Dal Poz
Ciao, Francesco! Parlaci di te e di come sia nato il tuo approccio alla musica, che so affondare le radici nella tua infanzia
Ciao a te e a tutti! La musica è sempre stata parte della mia vita, perché sono nato in una famiglia piena di musica e ho passato l’infanzia tra musicisti. Poi, a 7 anni, ho chiesto di imparare a suonare il pianoforte, a 9 anni la chitarra e in quel periodo ho scritto la mia prima canzone. Da lì non ho più smesso. La musica, da lì ad oggi, mi ha dato la grande opportunità di fare tantissime esperienze molto forti e di conoscere tantissime persone, tra cui anche grandi professionisti che hanno influenzato il mio modo di vedere e vivere la musica, facendomi crescere sia sotto l’aspetto artistico che umano.
Il tuo brano Tisana, una ballata pop intensa, ha nel suo centro l’importanza di comunicare col prossimo e la tisana è, come tu affermi, “un simbolo del calore umano, dell’incontro e della condivisione”. Anche Vivere d’istanti ha al centro l’importanza di condividere dei momenti, anche a distanza. Come mai hai scelto di inserire in molta tua musica l’importanza della comunicazione tra persone?
Credo che comunicare e condividere sia importantissimo! Sai, negli ultimi mesi sono andato in trip mentale con la lettura di libri sulla preistoria e sull’evoluzione umana e, a proposito proprio di condivisione e comunicazione, mi ha fatto sorridere scoprire quanto questi due elementi siano stati fondamentali per sopravvivere! È sopravvissuto chi sapeva comunicare e condividere. Oggi non si può più parlare sicuramente di sopravvivenza nel senso stretto del termine, ma in senso lato, in particolare legata alle difficoltà della vita di tutti i giorni e… ecco… personalmente ho visto quanto “sopravvivo meglio” in questa strana realtà quando comunico e condivido.

L’anteprima del tuo videoclip “Cerco casa” su Sky Tg24 e i passaggi radiofonici del brano in decine di radio a livello locale e nazionale -tra cui Rai Radio1- ti hanno fatto conoscere meglio al pubblico. Qual è per te l’elemento prioritario nel tuo approccio a chi ascolta la tua musica?
Penso siano due gli elementi che chi ascolta la mia musica di solito si aspetta: semplicità e profondità. Infatti, cerco sempre di scrivere testi che abbiano vari livelli di interpretazione, in modo che una canzone possa essere ascoltata sia da chi in un dato momento non ha troppa voglia di pensare, sia da chi invece ha voglia di scavare un po’ di più e leggere tra le righe.
Ci sono artisti musicali a cui ti ispiri? E quali sono i tuoi cantanti/band preferiti?
Sono davvero tanti gli artisti che stimo e che mi ispirano. Tra i vari storici cantautori italiani c’è sicuramente Lucio Dalla, Vasco Rossi, Zucchero, Jovanotti e molti altri, mentre tra quelli più giovani c’è Francesca Michielin, Gazzelle, Levante, Frah Quintale ed altri ancora. Sempre presenti tra i miei ascolti preferiti anche artisti internazionali come Imagine Dragons, Coldplay, OneRepublic, James Bay, ecc.
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