Musica, emozione, ricordi: intervista a Mille

Elisa Pucci, alias Mille

Ciao, Elisa, parlaci di te: di dove sei e spiegaci la scelta del tuo
curioso nome d’arte, Mille, che, da quello che so, fa riferimento
alla famosa Spedizione dei Mille di Garibaldi.

Ciao! Vivo a Milano, sono nata e cresciuta a Velletri, in provincia di Roma, in una casa che trasformavo in un palcoscenico per i miei spettacolini, creando scompiglio e portando mio padre ogni volta a esclamare “fermi tutti: ecco la spedizione dei Mille!”. Un appellativo che mi porto dietro dagli anni della fanciullezza, al quale mi sono agganciata oggi per iniziare questo mio percorso musicale.

Il tuo brano “Animali” si riferisce a qualcosa di istintivo, che
però è insito nella natura umana, soprattutto il sentimento
dell’entusiasmo, che non deve mancare mai. Giusto?

L’entusiasmo è il motore di tutto quello che faccio, il mezzo attraverso il quale non ho avvertito la fatica dell’attesa, il peso delle scelte. E’ la lente di ingrandimento che mi permette di vedere con maggior definizione le possibilità che la vita mi offre, e accorgermi delle piccole cose che fan si che per arrivare a cento si parta da uno.

Il suggestivo video di “Animali”, girato in un bar che esiste dagli
anni Ottanta, mette in luce non solo la sua bellezza, ma anche
quella dell’animo, che sembra riflettersi nello sguardo curioso di
chi, nel video, è presente oltre te e ti osserva cantare. Puoi
spiegarci meglio le atmosfere di questo video? Altra cosa: in
quale località è stato girato?


Il videoclip è stato girato nel Bar Azzurra di Milano, aperto il 2 giugno del 1987, un luogo la cui bellezza è rimasta intatta, è quella del primo giorno in cui è stato aperto, con tutta la vita che è passata nel mezzo. Un po’ come l’amore raccontato in Animali, ed io canto le domande che mi pongo in un momento di raccoglimento, tipico del bar, quando si gira il cucchiaino nella tazzina e ci si perde nei pensieri, senza badare ai presenti, a chi ti guarda.

Il video di Animali

Il tuo stile si inserisce in un suono piuttosto grintoso, misto alla
tua potente voce, che, per certi versi, mi ricorda vagamente un
certo cantare femminile di metà anni ’60. Si tratta della mia
impressione oppure c’è qualcosa di inconscio nella tua arte che
ti rimanda a tempi passati?


Quegli anni appartengono al mio cuore e le mie corde vocali si sono nutrite di quella magia. Le canzoni di un tempo sono le mie preferite, quelle che cantava mia madre mentre fumava una sigaretta affacciata alla finestra e si scansava dagli occhi i capelli rossi, lunghi quanto la sua schiena. La tua impressione coincide con quelle che inconsciamente sono state le mie “influenze musicali” da sempre e che oggi, scrivendo in italiano, sono riferimenti per me molto chiari, veri punti di riferimento.

Nel tuo passato c’è il teatro e l’aver fondato una band, i Moseek, di cui sei stata anche l’autrice e la manager. Hai progetti in cantiere con il tuo gruppo?

Scrivo da sempre le canzoni dei Moseek, in principio inventavo modi e maniere per entrare in contatto con gli addetti ai lavori e così come c’è stata una evoluzione su questo fronte, dedicandomi principalmente alle canzoni mentre qualcun altro gestiva le pubbliche relazioni della band, si sono delineate nuove dimensioni anche per l’aspetto musicale. Io e Davide, il batterista dei Moseek, abbiamo lavorato al nuovo materiale, ma non ci sono uscite in programma a stretto giro, per via dei numerosi impegni che mi aspettano con Mille.

Hai partecipato anche a X-Factor 9, stregando Skin. Che
rapporto hai, in generale, coi talent show?

Mi piace farmi attraversare dalle esperienze così come è stato nel caso di x-Factor, dopo il quale ho avuto modo di suonare in lungo e in largo per l’Italia in tour. Avendone fatto esperienza in prima persona mi sento di dire che il contesto mette chi partecipa nella posizione di imparare tanto e di godere di grande visibilità, regalando allo stesso tempo un grande show.

Progetti futuri?

Uscire senza mascherina e guanti, poter abbracciare chi non è necessariamente un congiunto, conoscere nuove persone partendo dallo stringersi la mano. Nel frattempo Animali è in radio ed è la prima canzone che ho pubblicato tra le numerose che ho scritto e che presto farò ascoltare.

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Instagramhttps://www.instagram.com/mille_ingram/?hl=it

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