
Se ne parlava da giorni, poi Netflix lo ha finalmente messo a disposizione per la visione e subito è stato definito “L’anti-Bohemian Rhapsody“. Ma perché? Che cavolo c’entra? Solo perché si tratta di una biopic di una rock band? The Dirt, il film sulla storia dei Motley Crue, è qualcosa di diverso, perché è proprio la band a essere diversa, rispetto ai Queen. Purtroppo, parecchi pennivendoli non sanno come far parlare di sé e allora tirano fuori emerite assurdità nonché titoli acchiappa-click. Per non parlare di certe recensioni dai toni presuntuosi…
Quando ho messo questo film in lista, avevo chiesto ad amici e conoscenti se valesse la pena vederlo e mi sono arrivate risposte del tipo: “Niente di che, ma una visione la merita” oppure “C’entra poco la musica, si parla più della band e dei loro eccessi” o “Molto bello”. Altri ancora hanno voluto dire che non c’erano paragoni con Bohemian Rhapsody e che era ancora meglio (ancora? Uff!)
Così ho deciso di guardarlo e, fin dai primi minuti, ho sentito qualcosa a pelle: mi stava già piacendo tantissimo. Questa sensazione è rimasta immutata fino alla fine e vi dirò il perché:
- il film ha una trama e non l’accozzaglia di bagordi in sequenza che mi ero immaginata e che temevo mi avrebbe annoiata
- è la storia della band, dal 1981 fino a metà anni ’90, con avvenimenti quasi tutti reali e cambia giusto qualcosa circa la vita della sfortunata bimba del cantante Vince Neil, nata nel 1991 e non nel 1985, morta 4 anni dopo di cancro. Cambiano anche altri elementi e, ironicamente, nel film ciò viene detto!
- gli attori somigliano abbastanza agli originali (che però erano molto più belli, in gioventù, Nikki Sixx e Tommy Lee su tutti!). Anche colei che interpreta Heather Locklear(ex di Tommy Lee) le somiglia!
- la musica c’entra eccome, con diversi passaggi della loro carriera e una ricostruzione fedelissima dei concerti e del mitico video di Looks that kill
- gli eccessi che si vedono non sono disturbanti, almeno per me
- il film non ha mai momenti antipatici e si gusta tutto d’un fiato
- il film è stato prodotto dagli stessi Motley Crue, che hanno approvato ogni singola scena
- il film è una storia di una bellissima amicizia maschile, tra musica e sregolatezze, oltre a scavare nel passato e nell’animo dei personaggi
E poi…c’è un lato affettivo e nostalgico della sottoscritta, che ha sempre amato le band glam metal e simili, come i Motley e tanti altri (tipo Bon Jovi, Skid Row, Guns ‘n’ Roses, Kiss, Poison, Van Halen, Europe, ecc), dai suoni graffianti ma non troppo e il look e le scenografie eccessive. Erano i gruppi della mia infanzia, che mi sono portata anche durante l’adolescenza, quando riapparivano timidamente malconci dopo il maledettissimo grunge (genere che non riesco a farmi piacere, e me ne scuso). Ai tempi leggevo anche una bellissima rivista, che si chiamava Hard.
Guardate questo film!
Vi posto qualche video, il primo è l’originale dei Motley, il secondo è tratto dal film