La bellezza dell’oscurità. Intervista a De Mian.

Damiano Terranova, viterbese, in arte De Mian, ha qualcosa di davvero speciale: una particolare fisicità che si unisce a una potenza musicale evocativa e un po’ oscura e, al contempo, di impatto adrenalinico unico e positivo. L’ho intervistato per farmi dire di più.

Ciao, Damiano, tu nasci come tastierista degli Hypnotica, nel 2005, per poi evolverti come solista. Ma partiamo dalle origini: come è nato il tuo approccio alla musica?

Il mio primo ricordo legato alla musica è una cassetta di De André che mi fece ascoltare mio padre credo intorno all’età di 6 anni, da lì è stato poi un evolversi continuo. Ho iniziato con l’accademia di pianoforte classico fino ai 14 anni, quando è subentrata la passione per il rock ed ho iniziato a studiare anche chitarra. Con i primi ascolti poi di musica elettronica arriva anche la curiosità per i sintetizzatori, che tutt’ora perdura.

Il tuo album Hermes è un felice matrimonio tra rock ed elettronica, così come il tuo EP Giostra Infinita e brani come Sogno Pandora, Giorni e Il nostro addio. Poi succede che esce il brano Forse non più me stesso, che fa un passo ulteriore verso atmosfere più oscure e che, dal punto di vista sonoro, sembrano rimandare vagamente alla new wave dei primi anni 80. Credi che il suono di questo brano possa caratterizzare i tuoi lavori successivi?

Non saprei rispondere a questa domanda, poiché le sonorità di ogni mio singolo lavoro nascono dal messaggio che voglio trasmettere. Certo “l’oscurità” è qualcosa che accumuna molti dei miei lavori, purtroppo (o per fortuna), non riesco a scrivere canzoni che parlino di “rose e margherite”.

La cover di Forse non più me stesso

Certe sonorità si prestano all’interpretazione in lingua inglese o, meglio, molti artisti preferiscono cantare in inglese. Tu hai scelto l’italiano, ma non sei l’unico, perché c’è una riscoperta della nostra lingua anche per “generi” che non siano strettamente melodici. Sei d’accordo con questo oppure hai delle motivazioni precise per la scelta di utilizzare l’italiano?

Sono sempre stato dell’idea che se si vuole fare una cosa bisogna farla fatta bene. Parlo inglese correttamente e in maniera fluida, ma non credo riuscirei ed esprimere quello che voglio comunicare in una lingua che non sia l’italiano, anche se non si può mai dire.

Quali sono i tuoi artisti musicali preferiti o che ti ispirano particolarmente?

La lista potrebbe essere interminabile poiché i miei gusti spaziano da Bach a Salmo. Se proprio devo fare due nomi su tutti che hanno cambiato il mio modo di concepire la musica, ti dico Subsonica e Muse.

Link per conoscere meglio De Mian

Facebook: https://www.facebook.com/demianmusic85

Instagram: https://www.instagram.com/de_mian_official

Spotify: https://open.spotify.com/artist/5xkxme5esRlqmLvktUJm35?si=Yqj3NVCvQcekNA_i3skCQ&nd=1

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCdrxtsT6PLFLpAc5kmW0PfA

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