Libro vs ebook: chi vince? Entrambi, perché la cultura vince sempre

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Una battaglia dura, durissima, talmente dura da diventare quasi impercettibile: quella tra libro cartaceo e ebook. Chi vince? Entrambe le soluzioni

C’è una disputa silenziosa o, meglio, non fa rumore, se non altro perché l’argomento toccato è sempre meno gettonato: la lettura. La gente non legge o, per lo meno, non mette la lettura al primo posto, nella propria vita, e i risultati si vedono. Può bastare andare sui social e notare il modo in cui le persone commentano i post, spesso tirando fuori tutto l’analfabetismo di ritorno, tramite la difficoltà a esprimere concetti e gli “orrori” grammaticali. Si nota come un libro, in vita loro, lo avranno usato al massimo da mettere sotto una gamba del tavolo, per renderlo stabile.

Il libro cartaceo

Tralasciando questa parentesi, forse doverosa ma anche no, concentriamoci su quella risicata percentuale di persone che leggono libri. La maggior parte continua a preferire il libro cartaceo, da prendere in prestito in biblioteca o da comprare in libreria oppure online. Il libro “fisico” è un’esperienza, innanzi tutto, sensoriale: comporta il tatto (perché è un qualcosa di tangibile), l’olfatto (perché la carta ha un odore che col tempo si consolida) e la vista, perché l’occhio legge e segue anche le pagine che si sfogliano. Insomma, è qualcosa che fa sentire bene.

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Il libro cartaceo, però – meno che non sia stato stampato su carta riciclata- è fatto di cellulosa, presa dagli alberi, abbattuti per fare la carta. Quindi non sempre eco-sostenibile. Oltre a ciò, occupa spazio in casa. In aggiunta, ha un costo che è maggiore di un libro digitale.

Il libro digitale (ebook)

Veniamo, quindi, al libro digitale ovvero l’ebook, leggibile sugli e-reader oppure su pc o tablet oppure smartphone. Si tratta di un libro a basso costo, che non occupa spazio, non solo perché “immateriale”, ma anche perché ha un “peso” davvero minimo nella memoria dei dispositivi su cui leggerlo. Un e-reader può contenere quasi una biblioteca intera, così come su un pc o su altri dispositivi c’è posto per tantissimi libri.

Il lettore compulsivo trova un grande vantaggio negli ebook.

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Ma questo formato di libro ha, purtroppo, un difetto enorme: ciò che si legge si dimentica con una facilità incredibile, proprio perché si “ingurgitano” titoli in maniera compulsiva. I testi non entrano proprio in testa, a differenza del libro cartaceo. Si tende a leggere tantissimi libri e si perde il contatto con ciò che il cervello dovrebbe avere immagazzinato.

E allora…quale formato è meglio?

Entrambi. Nel senso che bilanciare la scelta di entrambe le tipologie di libri permette di risparmiare soldi e spazio con gli ebook e di non smettere mai di gustare anche i buoni vecchi libri cartacei.

La cultura vince sempre, qualsiasi formato abbia.

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