Il rap psicologico di Karkano. Intervista

Francesco Carcano, alias Karkano

Francesco Carcano, alias Karkano, milanese, classe 1996, viene da un passato fatto di pianoforte, basso e contrabbasso. Poi…la folgorazione rap, che lui ci racconta in questa intervista

Ciao, Francesco! Il tuo approccio alla musica passa attraverso strumenti come pianoforte, basso e contrabbasso, esplorando diversi panorami sonori. Poi, però, sei approdato al rap. Come mai? Hai carta bianca per raccontarci un po’ di te.

Ciao Francesca, intanto ti ringrazio e mando un saluto a tutti i lettori! Sono approdato al rap come scrittore solo negli ultimi anni, ma ne sono un fruitore dai tempi del liceo, anche se allora mi sentivo più metallaro. Col passare degli anni, questa musica si è presa sempre più spazio, arrivando spesso e volentieri a monopolizzare il mio stereo, nonostante come strumentista suonassi tutt’altro. Ho sempre amato manipolare le parole e per studio ho analizzato ritmicamente diversi flow (quelli di Redman ed Eminem, ad esempio), ma prima che creassi una strofa è passato parecchio tempo. Il motivo è che non vivevo benissimo il suono della mia voce. Un giorno, preso da una rabbia che non riuscivo a placare, ho preso foglio e penna. È stato terapeutico! (Un vero figo avrebbe concluso con “il resto è storia”, purtroppo oggi vi tocco io).

Il tuo rap colpisce non solo perché si sposa a sonorità rock (in Superman) o elettroniche (Serpe in senno), ma anche per la particolarità dei testi, che vanno a scavare nei meandri oscuri della mente umana, la quale può essere sia la nostra miglior alleata sia il nostro peggior
nemico. Quindi, la tua musica può definirsi “rap psicologico”. Ci spieghi meglio questo concetto?

Fondamentalmente è un concetto legato al mio modo di essere. Passo parecchio tempo a riflettere sulle cose, non credo sia sempre un bene perché rischia di essere un atto fine a se stesso, un girare a vuoto. Per lo meno fare il criceto mi fornisce parecchi spunti per la scrittura!

La cover di Serpe in senno

Si parlava di rap e ci si rende conto di quanto questo genere sia sdoganato, con derive spesso semplicistiche. Che ne pensi della scena rap italiana attuale?

È sicuramente una scena eterogenea, ce n’è per tutti i gusti. Al di là di dissertazioni sulle classifiche e di quelle che possono essere delle preferenze personali, apprezzo molto il progressivo abbassarsi delle barriere. Il rap tende sempre più spesso la mano verso altri mondi e anzi, spesso è uno di quelli meno schizzinosi.

Ci sono artisti musicali che ami particolarmente?

Per non lasciar fuori nessuno dei miei beniamini – ho un rapporto complicato col senso di colpa – ti dirò l’artista che più sto ascoltando in questo periodo. Yelawolf, dall’Alabama con furore! Adoro il suo mondo musicale e ha un flow che mi uccide.

Link per conoscere meglio Karkano

Facebook: https://www.facebook.com/karkanobook

Instagram: https://www.instagram.com/karkanogram

Spotify: https://open.spotify.com/artist/3tGikR2wk2rfohao88Z9N4

Il video di Serpe in senno: https://www.youtube.com/watch?v=ltR7yMjsstA

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