
Ho di recente letto un articolo che riportava uno speciale calcolo matematico, per cui un decennio inizierebbe con l’anno con l’ “1” (ergo, gli anni 80 sono iniziati nel 1981 e io, quindi, nata nel 1980 e non Millennial, sono ancora figlia dei ’70, il che mi rende felice; il 1990 sarebbe ancora anni 80 e in effetti è stato così, per tantissimi motivi). Quindi, il decennio 2010 non sarebbe, dunque finito.
E allora perché sto per indicare 10 dischi del decennio 2010-2019, se il decennio non è ancora finito? Semplice: per non creare equivoci e, visto che mi trovo, ne parlo. Sono i 10 dischi più belli in assoluto? No, sono 10 dischi che consiglio, lasciandomi trasportare anche dall’emozione, essendo quelli che ho ascoltato davvero di più, quasi in loop. Sceglierli non è stato semplice, perché ne ho ascoltati parecchi. Sono in ordine cronologico ed emergono alcuni dati: i dischi sono tutti indie e la maggior parte del 2011. Ma presto vi spiegherò il perché.
- Foster The People: Torches (2011)
- Washed out: Within and Wihout(2011)
- Gotye: Making Mirrors (2011)
- M83: Hurry up, we’re dreaming (2011)
- Metronomy: The English Riviera
- Colapesce: Un meraviglioso declino (2012)
- Tamaryn: Tender New Signs (2012)
- Tame Impala: Currents (2015)
- Cigarettes After Sex: Cigarettes After Sex (2017)
- Giorgio Poi: Fa niente(2017)
E voi avete i vostri dischi del decennio 2010-2019?