
Si è spento l’11 aprile 2019, ma in Italia lo abbiamo saputo cinque giorni dopo. Lui era Kazuhiko Kato, alias Monkey Punch, 81 anni. A tanti questo nome non dirà molto o non dirà proprio nulla, ma a più di una generazione intera sì, a partire dalla mia, cresciuta con la sua opera più nota: Lupin III. Ebbene sì, Kato era colui che, nel 1967, aveva dato vita al nipote di Arsenio Lupin, creando un manga a cui ha fatto seguito un prodotto animato, il cui successo non si è mai arrestato e che continua ad attrarre pubblico, anche quello più giovane. Manga, appunto, ma anche serie tv, special tv, film e camei pubblicitari. Lupin III, infatti, non è un personaggio immaginario qualsiasi, ma una icona, insieme ai componenti della sua banda: il tenebroso Daisuke Jigen, l’istintivo e contraddittorio Goemon Ishikawa e la bella Fujiko Mine, vera musa ispiratrice di Lupin e non disdegnata dagli altri due uomini del gruppo, a cui dà la caccia il tenace Ispettore Koichi Zenigata. Sono personaggi così complessi, anche nelle dinamiche dei rapporti tra loro, da risultare quasi reali. Soprattutto, non sono mai stati banali. E, secondo me, quel Quentin Tarantino deve molto a Lupin III.
Monkey Punch è morto a causa di una polmonite, ma da tempo non stava bene e si muoveva solo tramite una sedia a rotelle. La sua produzione artistica è sconfinata, fatta di illustrazioni per riviste e manga e regia nonché consulenza per gli anime. Per quanto riguarda il mondo Lupin III, ricordiamo la sua regia per il film Dead or Alive, mentre altre sue creazioni note, tra le tante, sono Cinderella Boy e Musashi Gun.
Un anime degno di nota, che ha il character design di Monkey Punch è Bryger, serie di fantascienza del 1981 fin troppo sottovalutata e che ha una dinamica nei personaggi che ricorda molto Lupin III, che resta comunque la sua opera insuperabile.
Ma non è solo l’artista a mancarci. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo di gran cuore, che non ha mai mancato di mostrare gentilezza e disponibilità.
Il re è morto. W il Re. Monkey Punch è morto, W Monkey Punch!