Johan Cruyff e la rivoluzione di campione (nello sport e nella vita)

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Joahn Cruyff

Uno dei libri che ho letto di recente, complice Amazon e i suoi ebook gratis per Prime(a cui sono iscritta), mi sono imbattuta in questa autobiografia di Johan Cruyff, calciatore olandese che ebbe il culmine della sua carriera a metà degli anni ’70.

Non sono una tifosa, non seguo il calcio da almeno i primi anni ’90, ma sono sempre stata affascinata dai grandi campioni (non solo del calcio, ma di qualsiasi sport), che fossero contemporanei o di epoche precedenti. I campioni fanno parte della storia del costume e rappresentano, senza dubbio, uno spaccato di vita. Johan Cruyff è uno di questi e mi è sempre piaciuto. Lo ricordo, innanzi tutto, come allenatore del Barcellona e di come seppe sempre dire la sua, sul calcio e sul fair play.

Il suo aspetto era unico, la sua non bruttezza-ma non bellezza lo rendevano originale, così come la sua espressione mai totalmente sorridente. La sua bravura, pure, si è fatta ricordare.

Ciò che mi ha colpito della sua autobiografia, che ha scritto poco prima di lasciarci, nel 2016 (infatti la post-fazione è stata scritta da suo figlio) a soli 69 anni, è che emerge non solo un professionista, ma un grande uomo, soprattutto per l’amore verso i suoi familiari(la moglie e i suoi tre figli) e la mancanza di una vita di eccessi. Beh, sì, in anni in cui trasgredire era una moda (erano anni di contestazione), il suo non trasgredire era la sua vera trasgressione. Ecco, un George Best ai tempi era convenzionale al 100%. Non rinunciò nemmeno a osare nella sua carriera, compiendo anche errori. Ma nessuno è perfetto e nemmeno lui lo era.

Nel libro ci sono diversi tecnicismi sul calcio e aneddoti, che non appesantiscono affatto la lettura. Molto toccante è la parte finale, scritta da suo figlio, per ricordare un calciatore e, al contempo, un grande uomo.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Fritz Gemini ha detto:

    Bellissima “autobiografia”… questa specie di persecuzione letteraria odierna, ma di uno che merita gliela si scrivesse. Un uomo che ha rivoluzionato non solo il calcio. Idolo calcistico personale assoluto. Inarrivabile. Bellissimo blog. Ti ho già fatto i complimenti lo scorso anno, ma te li rifaccio oggi in maniera ancora piu’ sentita.

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    1. Francesca ha detto:

      e io ti ringrazio ancora. Francesca

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